Ricomporre il corpo - Ricomporre la struttura
Il movimento è la vita e la vita esiste finché c’è il movimento. Stare in piedi, camminare, stare seduti, chinarsi e correre sono le cose primarie che impariamo da bambini quando iniziamo a muoverci. Questi movimenti naturali e spontanei ci accompagnano per un periodo breve della nostra vita ma, a seguito di vari input della nostra società, vengono trasformati, dimenticati e, soprattutto, deformati. Crescendo ci dissociamo dal nostro modo naturale di muoverci e comunicare chi siamo.
Il metodo Posturattiva si pone l’obiettivo di aiutare le persone a ripristinare “l’architettura naturale” del proprio corpo. “L’architettura naturale” altro non è che la postura che, fino all’età di circa due anni, l’essere umano mantiene e che, per via delle cattive abitudini posturali che la società di oggi offre, poi va a perdere. Ma il tipo di architettura corporea, o più semplicemente la “postura”, non è tutto. Oggi, anche il modo di muovere il proprio corpo è drasticamente cambiato.
Questi cambiamenti sono riconducibili allo sviluppo industriale, tecnologico e digitale degli ultimi 200 anni, che, se è vero che ha portato ad un incremento progressivo del benessere sociale, ha visto una crescita significativa dei malesseri a carico del sistema muscolo-scheletrico (schiena, muscoli e articolazioni), che affliggono, oggi, in misura più o meno grave, l’85% delle persone.
Gli squilibri strutturali del corpo, causati dall’assimilazione progressiva e costante di una cattiva postura, sono risultato di un insieme di fattori culturali e sociali, e sono una delle cause principali all’origine dei dolori di schiena, collo, articolazioni e delle tensioni muscolari. A questo si deve aggiungere la compresenza di ulteriori sintomi quali: insufficienza respiratoria (scarsa ossigenazione), cattiva circolazione sanguigna, difficoltà nel processo di digestione, stanchezza cronica, cattivo umore e depressione.
Un mix al quale le tecniche tradizionali di riabilitazione e fisioterapia, nonostante i continui progressi, non riescono a proporre risposte adeguate. Lo stesso vale per lo sport e le varie attività di benessere di massa (quali app e digital provider della salute). Nonostante l’aumento costante del tempo che viene impiegato negli allenamenti ed il contributo economico nell’acquisto di attrezzature di ultima generazione per il “benessere” della persona, i dati sui dolori e le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico sono impressionanti. Negli ultimi 10 anni, il mal di schiena, mal di collo, i dolori articolari e muscolari sono aumentati del 50%. Il 45% degli atleti professionisti soffre di mal di schiena (Wayne Hoskins ,Department of Ortopedic Surgery, Royal Melburn Hospital, Australia ).
Se si continua così, senza intervenire, si rischia di danneggiare in modo permanente la struttura scheletrica dell’essere umano del terzo millennio. Per questo la strada verso il benessere e la salute deve essere radicalmente cambiata.
La buona notizia è che non è troppo tardi. Oggi, “l’architettura naturale” e l’uso corretto del nostro corpo è possibile osservarlo in alcune popolazioni, le cui vite non sono ancora influenzate dai fattori della società industriale e digitale. Questo non vuol dire azzerare il progresso, anzi. Grazie all’uso delle tecnologie e del digital, ho potuto studiare, da un punto di vista antropologico l’evoluzione del movimento e della postura nei paesi industrializzati. Questo mi ha permesso di confrontarla con l’architettura corporea delle popolazioni non industrializzate. Da questo confronto è nato il metodo Posturattiva.
Posturattiva quindi insegna ad assumere la postura corretta, restituendo al corpo “l’architettura naturale”, rendendolo forte e flessibile in tutti i contesti. Posturattiva, se applicato con impegno e costanza, è uno strumento di cura e prevenzione di ogni genere di malessere dell’apparato muscolo-scheletrico e delle altre patologie da esso derivate. Posturattiva restituisce alla colonna vertebrale la sua lunghezza e forma originale applicando le regole dell’igiene posturale H24.